giovedì 28 luglio 2011

LA LIBERTA' DI UNA BICICLETTA


La bicicletta il primo mezzo meccanico che fin da bambini abbiamo imparato a guidare, prima con l'ausilio delle rotelline e poi da soli senza nessun aiuto. In questa epoca la bicicletta viene paragonata ad un qualsiasi altro mezzo meccanico o elettrodomestico, la consideriamo unicamente quando deve fare la sua funzione, magari quella di permetterci di andare a prendere il pane o il giornale il mattino, ma la bicicletta è altro è quel mezzo che ti permette di ritrovare una libertà che ormai si è dimenticata in questo mondo frenetico, ti permette di ritagliarti un po' di tempo per stare con te stesso e pensare, riflettere, è quel mezzo che ti permette anche di crearti un gruppo di amici che hanno la stessa passione.
Ho scoperto o meglio riscoperto la bici qualche anno fa' quando per perdere un po' di peso ho iniziato a fare qualche giretto sulla mia nuova 2 ruote e fin da subito si è creato un feeling, ed ho iniziato ad andare regolarmente quasi tutti i giorni perché mi sentivo bene con me stesso e mi permetteva di fare attività fisica. Di li a poco è diventata una vera passione, mi sono iscritto ad una squadra ed ho iniziato a fare qualche gara a livello amatoriale, tutto ciò mi ha permesso di conoscere nuove persone nuovi amici e di fare esperienze indimenticabili, mi ha dato anche un'altro sbocco quello di diventare un istruttore di MTB (Mountain Bike) e di insegnare ai ragazzini come si può andare in bici e di cosa vuol dire andare in bici, esperienza che a livello umano mi ha dato tantissimo, non si può capire quanto i ragazzino possono darti fin quando non ci si lavora assieme.
Per me la bicicletta è una metafora della vita, se non pedali rimani dove sei e non ti muovi, così nella vita se non fai nulla e non ti dai da fare rimani esattamente li dove sei e non fai progressi per raggiungere i tuoi obbiettivi. E' vero pedalare in salita è faticoso ma quando arrivi in vetta e raggiungi il tuo obbiettivo inizia la discesa dove tutto scorre senza fare nessun fatica e prendi velocità sempre più velocità e tutto accade velocemente e si percorre moltissima strada in pochissimo tempo per poi ritrovare un'altra salita e fissare un nuovo obbiettivo quello di arrivare in vetta.
La bici mi ha permesso di vedere posti meravigliosi e si stare immerso nella natura, posti che altrimenti non avrei mai visto, paesaggi fantastici e sentieri che non sapevo nemmeno esistessero, mi ha permesso di trovare  momenti per parlare con me stesso e alle volte di parlare anche con la mia bici, di vincere sfide assieme, di trovare energie in me proprio quando pensavo di non averne più.
La bicicletta è libertà di muoversi e di andare dove più ci piace e dove si vuole non ci sono ostacoli ne barriere gli unici ostacoli sono quelli che ci mettiamo noi, è libertà di stare all'aria aperta in mezzo alla natura nel verde di un bosco o viaggiare affianco a prati colorati da migliaia di fiori, la libertà di sentire il vento che che fischia nelle orecchie o la pioggia che si infrange sulla pelle e ti fa provare quelle emozioni che non si provano in nessun altro posto perché sono emozioni che vivi con te stesso.
Per me la bicicletta è tutto questo.....

venerdì 22 luglio 2011

Porsche


Porsche le auto sportive che preferisco, in quanto sono auto che abbinano eleganza alla sportività alla velocità, e un'altra cosa che prediligo di questo marchio è la sua fedeltà alle linee guida del suo design nel corso degli anni. Se guardiamo una qualsiasi Porsche degli anni '60 e una Porsche di ultima generazione notiamo che le linee che le contradistingue sono uguali addolcendole o rendendole più o meno spigolose a seconda delle tendenze delle epoche in cui sono state costruire, sono stati fatti degli azzardi modificando radicalmente i fari anteriori ma alla fine si è ritornati al classico faro ovale che contradistinque da sempre le 911.
La mia preferita è la 911 Turbo S di colore nero con cerchi in lega neri e interni in pelle nocciola chiaro o bianchi.
Un'auto da 530 cavalli con una cilindrata di 3800 cc, un accelerazione da 0-100 in 3,3 secondi e trasmissione integrale con cambio automatico a 6 rapporti con comandi al volante.
Perchè Porsche e non Ferrari o Lamborghini, semplicemente perchè Porsche è meno appariscente di una Ferrari o di una Lamborghini, è un auto meno esasperata nel design è più confortevole nella guida e anche nelle finiture degli interni a mio avviso è più curata, però mantiene sempre una sportività assoluta con prestazioni di altissimo livello e con un rombo caratteristico delle auto sportive.
Preferisco quest'auto perchè un po' mi rispecchia perchè anche io sono uno sportivo al quale piace anche l'eleganza, uno che è attento ai dettagli ma che non vuole mettersi in mostra però possiede molta forza e che ama la competizione.
Come concludere se non con:
"PORSCHE PER TUTTA LA VITA"



martedì 5 luglio 2011

... FATALITA' ...
Chi mi conosce bene sa che questa parola è un mio intercalare, è un mio modo di dire che inserisco spesso nei miei discorsi.
Fino a poco tempo fa credevo che certe situazioni della mia vita fossero dettate semplicemente dalla fatalità delle cose, ciò che succedeva era un caso, la fortuna, o la sfortuna, essere al posto giusto al momento giusto. Questo è ciò che potevo pensare utilizzando il normale modo di vedere le cose, quel modo che ci è stato tramandato fin da piccoli e che rende la maggior parte delle persone tutte uguali o simili nel modo di dare una spiegazione a ciò che ci accade nella vita.
Ma ora non è più cosi, le fatalità non esistono, esiste solo quello che crediamo ci possa accadere. Qual'è stata la svolta che mi ha fatto cambiare idea su tutto ciò? Semplicemente la scoperta di un libro e più precisamente "The Secret", la lettura di questo libro ha innestato una serie di cambiamenti che mi hanno portato fino alla conoscenza di una persona straordinaria quale Lucia Merico e dei suoi insegnamenti basati sui contenuti di un altro libro "Un corso in Miracoli". Gli insegnamenti della mia Spiritual Coach hanno fatto si che mi rendessi conto che ciò che accade nella mia vita dipende unicamente da me, si proprio da me, anche le cose negative che mi accadono sono i miei pensieri subconsci che si trasformano in realtà. La nostra mente ha un potere enorme, ma non siamo stati abituati a rendercene conto, i nostri pensieri sono tutto ciò che modella la nostra vita, i nostri successi o insuccessi, la ricchezza o la povertà, l'amore o l'odio, la felicità o la malattia. 
Ora la consapevolezza che io sono responsabile al 100% della mia vita ha preso il posto delle fatalità, ciò che mi accade non è dovuto a una casualità ma semplicemente perché ho voluto che ciò succedesse. La vita ci manda segnali in continuazione e siamo noi che dobbiamo diventare bravi a vedere questi segnali così da modificare i nostri comportamenti, altrimenti statene certi la vita trova il modo di farvi capire i segnali, credetemi ne ho avuto una brutta esperienza ultimamente, solo perché non ho voluto dare peso ai segnali che mi sono arrivati.
Le fatalità sono nella mente conscia mentre la nostra vita sta nella mente subconscia.
Matteo